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San Domino Isole Tremiti

A 10 miglia marine dalla costa, di fronte al lago di Lesina, c'è l'ultimo paradiso dell'Adriatico italiano, il piccolo arcipelago delle Isole Tremiti.

Arrivando dal Gargano o anche da Termoli si incontra San Domino, l'isola più grande. Larga più di 1.5 km e lunga oltre 2.5 km, possiede una superficie territoriale di 211 ettari e trae il proprio nome da una scomparsa antica chiesetta dedicata al martire cristiano San Domino; di fronte c'è San Nicola, con una superficie territoriale di 33 ettari.

Più a nord di tutte c’è l’isola di Caprara (il nome deriva delle piante di capperi di cui è ricca) con una superficie territoriale di 45 ettari. Di fronte alla marina di San Domino, raggiungibile anche a nuoto, c'è il Cretaccio uno scoglio disabitato a forma di mezza luna, lungo il quale la fantasia popolare vuole che di notte si aggiri lo spirito di un detenuto evaso e poi qui stesso giustiziato; a poco più di 40 metri dal Cretaccio c'è un altro scoglio disabitato, Vecchia. Lontana diverse miglia dal nucleo di isole citate, c'è l'Isola di Pianosa, dalla natura incontaminata e del tutto disabitata. Non a caso anche le Tremiti fanno parte del Parco del Gargano. Il piccolo arcipelago diomedeo è completato da un isolato arco roccioso, a forma di collo di cigno, noto come Architello, e da un'immensa cavità nota come Grottone, lunga una decina di metri ed alta più di venticinque.

 

Perché visitare le isole Tremiti

La sua straordinaria bellezza è stata notata anche dai sub di mezza Italia, che da aprile ad ottobre affollano l'arcipelago immergendosi negli splendidi fondali. Il mare ha anche plasmato la costa, erodendo le rocce e creando meravigliose grotte, cale e calette, dai nomi fantasiosi che evocano leggende, storie di pirati e di mare. Tra queste le più belle in assoluto sono Cala degli Inglesi, Cala Matano, Cala dei Turchi, Cala degli Schiavoni, mentre tra le grotte la più visitata è la Grotta delle Viole, dove l'acqua, per effetto delle correnti e dei riflessi della luce, assume colori cangianti. Suggestive anche la Grotta del Bue marino, situata proprio nei pressi del faro, e la Grotta del Sale, detta così perché un tempo i contrabbandieri vi nascondevano il sale. Ma alle Isole Tremiti c'è anche un'architettura di tutto rispetto. Sul punto più alto dell'Isola di San Nicola, visibile da alcune miglia, c'è l'Abbazia-Fortezza, costruita per volere del papa Gregorio XII quale fortificazione dell'arcipelago. Sempre a San Nicola, interamente realizzata in pietra bianca, c'è la Chiesa di Santa Maria.

 

Leggende e curiosità

Le Isole Tremiti vengono anche chiamate "Isole Diomedee", dalla leggenda che vide protagonista l'eroe greco Diomede, rifugiatosi nella Daunia in seguito alla guerra di Troia. Dopo la sua morte, le spoglie vennero custodite nell'isola di San Domino e il suo sepolcro vegliato dai suoi commilitoni, tutti trasformati in uccelli simili a gabbiani, e cioè in diomedee.

Le Isole Tremiti in passato furono sede di deportati. La Storia ci narra che a San Nicola morì l'adultera Giulia, nipote dell'imperatore romano Augusto, dopo vent'anni di reclusione trascorsi nella stessa isola.

Il 3 ottobre del 1998, sui fondali delle Isole Tremiti è stata depositata la più grande statua sottomarina mai realizzata al mondo raffigurante un solare San Pio da Pietrelcina, opera dello scultore foggiano Domenico Norcia.

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