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Ischitella

Dalla superstrada del Gargano, Ischitella si pone come punto di transito per tutti i visitatori diretti alla foce di Varano o, internamente, alla Foresta Umbra. Invidiabile la sua posizione panoramica, specialmente quando ci sono delle giornate limpide e dal suo belvedere si coglie l’azzurro in tutte le sue sfumature: quelle del lago e, oltre la striscia di terra, quelle del mare, fino alle isole Tremiti.

Il nome Ischitella deriva da Ischio, un tipo di quercia che abbonda nel territorio a tal punto da figurare anche nello stemma civico del Comune. L’origine di Ischitella non è documentabile, ma è di certo molto antica e forse è dovuta, come per i confinanti centri di Carpino e Cagnano Varano, ai profughi della scomparsa cittadina di Uria. La città era cinta da mura solide, che testimoniano l’importanza di Ischitella. Gli Svevi ne fecero un centro culturalmente fervido così come le altre Signorie che in seguito vi si stabilirono. Nel secolo XIII l’antica Universitas di Ischitella era considerata tra le istituzioni culturali più insigni del meridione d’Italia. Oggi Ischitella è un centro agricolo dedito in modo particolare alla coltura delle olive ma è anche una importante zona turistico-ambientale di Foce Varano, centro balneare del comune di Ischitella situato tra il lago di Varano ed il mare Adriatico.

 

Perché visitare Ischitella

La città è divisa in due rioni: quello medioevale di “Terra Vecchia” ed il più recente “Ponte” formatosi a partire dalla seconda metà del settecento. Il centro originario resta comunque quello di “Terra Vecchia”, che riserva sorprendenti angoli dove ammirare case a terrazza, scalinate esterne, stretti e tortuosi anfratti, fino alle mura di cinta. A proposito della vecchia fortezza oggi restano solo alcune testimonianze, come le porte di accesso al centro storico: la Porta di Ponente, la così detta Porta Grande e Porta del Ponte, quest’ultima ubicata negli immediati pressi del Castello. Proprio il Castello risalente al XVII secolo, costituisce uno dei motivi di richiamo per i turisti, unitamente alla chiesa di Sant’Eustachio ed a quella del Purgatorio, che custodisce un dipinto raffigurante la Madonna della Mercede. Fuori dalle mura, sulla strada che porta a Carpino, sorgono le sorgenti di Irchio.

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